Fin dagli albori della fotografia, i fotografi hanno sempre cercato dei modi per sfruttare al meglio la luce che avevano a disposizione. Tuttavia, quando la luce disponibile non è sufficiente o non è adatta al tipo di foto da realizzare è necessario avere a disposizione la propria fonte di luce personale. I primi esempi di flash per macchine fotografiche risalgono alla seconda metà del ‘800 ed erano costituiti da una miscela di polveri che, quando veniva bruciata, creava un intenso lampo di luce bianca. Oltre ad essere piuttosto imprevedibili, questi primi rudimentali flash per macchine fotografiche producevano un odore molto intenso e rilasciavano nell’aria una finissima cenere bianca. Il principale svantaggio era però la necessità da parte del fotografo di dover bruciare la miscela di polveri rischiando così di ferire se stesso e le persone nelle vicinanze.
Un primo passo in avanti venne fatto all’inizio del ‘900 con l’introduzione di lampadine trasparenti (flashbulb) al cui interno era contenuto un filamento di magnesio immerso in un’atmosfera di ossigeno gassoso. Questo apparecchio garantiva una maggiore sicurezza poiché la combustione del magnesio avveniva all’interno di una lampadina sigillata. Fu però solamente dopo la seconda guerra mondiale che il flash elettronico per macchine fotografiche divenne disponibile in commercio. I moderni flash fotografici sono costituti da un tubo di vetro o quarzo contenente gas xenon che, a seguito del rilascio di una carica elettrica accumulata nel condensatore, viene ionizzato con conseguente emissione di una luce molto intensa per un brevissimo intervallo di tempo. In questo articolo vedremo quali sono i principali tipi di flash per macchine fotografiche e come fare a capire quale flash acquistare in base alle proprie esigenze ed al budget che si ha a disposizione.
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Tipi di flash fotografici
In commercio si possono trovare tre tipi principali di flash per macchine fotografiche: i flash a slitta, i flash monotorcia ed i sistemi in cui la testa del flash è separata dalla componente elettrica. Solitamente, i flash a slitta sono alimentati a pile alcaline mentre i flash da studio possono essere alimentati da una batteria oppure attraverso una presa della corrente elettrica. Ad eccezione del flash incorporato nella macchina fotografica, tutti questi tipi di flash fotografici possono essere controllati attraverso un radiocomando ed utilizzati al di fuori della fotocamera. In questo modo è possibile ampliare la propria creatività realizzando diversi tipi di illuminazione. Inoltre, i diversi brand produttori di flash fotografici offrono un’ampia scelta di modificatori di luce da usare con il flash per soddisfare le diverse esigenze dei fotografi.
Il flash pop-up (o flash incorporato nella macchina fotografica)
Il flash pop-up è quella piccolissima fonte di luce posizionata proprio sopra l’obbiettivo della fotocamera che solitamente si attiva automaticamente in condizioni di scarsa illuminazione. La cattiva reputazione delle immagini realizzate usando il flash fotografico è dovuta proprio al flash incorporato all’interno delle fotocamere che, essendo una fonte di luce piccola e frontale, produce immagini piatte e poco interessanti. La funzione principale del flash pop-up è quella di permettere ai fotografi più esperti di riconoscere immediatamente un fotografo dilettante. Infatti, uno dei primi consigli che i fotografi professionisti danno agli appassionati di fotografia è di disattivare questo tipo di flash presente nelle macchine fotografiche. Il flash pop-up ha una reputazione così brutta fra i fotografi professionisti che le fotocamere più costose non hanno nemmeno questo tipo di luce incorporata al loro interno.
I motivi principali per cui il flash pop-up gode di una pessima fama fra i fotografi professionisti sono dovuti alla sua posizione e alle sue dimensioni piuttosto ridotte. Essendo una fonte di luce posizionata esattamente sopra l’obiettivo della fotocamera, la luce che viene emessa illumina il soggetto frontalmente creando così un’immagine piatta e priva di profondità. Inoltre, a causa delle sue dimensioni piuttosto contenute, il flash pop-up produce un tipo di luce dura e ad alto contrasto. Come se non bastasse, essendo il flash pop-up alimentato dalla batteria della macchina fotografica, più lo si utilizza e più velocemente si scaricherà la fotocamera. Infine, questa piccola fonte di luce non permette di scattare più immagini in successione, poiché è necessario aspettare che il flash accumuli abbastanza energia tra uno scatto e l’altro.
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Il flash a slitta (speedlite) per macchine fotografiche
Il primo “vero” flash per macchine fotografiche che la maggior parte dei fotografi acquistano è il flash a slitta. Il flash a slitta è un apparecchio che viene venduto separatamente dalla macchina fotografica e che deve essere inserito nella slitta (hot shoe) presente sulla parte superiore della fotocamera. Questo tipo di flash fotografico è perfetto per tutti coloro che decidono di iniziare a fotografare con il flash. Infatti, gli speedlite sono relativamente semplici da utilizzare e sono in grado di generare un’elevata quantità di luce ad un costo piuttosto contenuto. A differenza del flash incorporato nella macchina fotografica, gli speedlite sono costituiti da una parte fissa, in cui solitamente viene inserita la batteria, ed una testa girevole in cui è contenuta la lampada del flash. Questa caratteristica permette di inclinare e ruotare il flash in modo da far rimbalzare la luce sul soffitto oppure su un muro accanto al fotografo.
Tuttavia, il motivo principale per acquistare un flash a slitta è la possibilità di staccarlo dalla macchina fotografica e di posizionarlo dove preferisci. Per fare in modo che il flash comunichi anche quando non è attaccato direttamente alla fotocamera dovrai acquistare un trasmettitore a radiofrequenze. In questo modo, quando viene premuto il pulsante di scatto sulla fotocamera, il trasmettitore invierà un segnale al flash che emetterà il lampo di luce quando l’otturatore della macchina fotografica si apre. I flash a slitta più professionali possiedono una funzione chiamata TTL (Through The Lens) che, basandosi sui parametri impostati sulla fotocamera, permette di calcolare automaticamente la quantità di luce necessaria per fornire l’esposizione corretta. Inoltre, sui flash a slitta più recenti è presente la funzione HSS (High Speed Sync) che consente di sincronizzare il lampo del flash anche con tempi di esposizione inferiori rispetto al tempo di sincronizzazione massimo.
Guida al Ritratto Fotografico in esterna
Il flash da studio
I flash da studio possono essere suddivisi in due principali categorie: i flash monotorcia, in cui tutti i componenti sono racchiusi all’interno di un unico apparecchio, ed i sistemi in cui il generatore e la torcia del flash sono separati. Questi due tipi di flash per macchine fotografiche hanno diversi vantaggi e svantaggi. I flash monotorcia sono molto più semplici da utilizzare e da trasportare, anche se di solito hanno una potenza inferiore. Inoltre, molti flash monotorcia sono dotati di un’alimentazione a batteria che li rende utilizzabili anche in location. Sebbene i flash fotografici da studio siano più costosi rispetto agli speedlite offrono una maggiore versatilità e libertà creativa ai fotografi. Infatti, questo tipo di flash per macchine fotografiche sono in grado di generare una potenza superiore e la luce che emettono può essere modificata attraverso una vasta gamma di accessori per il flash.
Flash con generatore e torcia separati
Questo tipo di flash per macchine fotografiche sono piuttosto costosi ed ingombranti ma, grazie alla capacità di generare elevate potenze, vengono solitamente impiegati per la realizzazione di grandi produzioni fotografiche. La possibilità di avere un sistema in cui il generatore e tutte le componenti elettriche sono separate dalla torcia del flash permette di ridurre il peso della testa del flash. Tuttavia, questo tipo di flash hanno lo svantaggio di richiedere un cavo di alimentazione che limita fortemente il posizionamento delle luci. Inoltre, se si collegano più flash allo stesso generatore la potenza massima disponibile verrà suddivisa fra il numero di luci. Ad esempio, se un generatore è in grado di erogare 1200 W e vengono collegate due torce la potenza massima disponibile per ogni flash sarà di 600 W.
I flash monotorcia per macchine fotografiche
Come suggerisce il nome, i flash monotorcia sono costituiti da un’unica unità al cui interno è contenuta sia la testa del flash che il generatore. Questo tipo di flash possono essere alimentati attraverso la rete elettrica oppure attraverso una batteria ricaricabile, rendendoli così facilmente utilizzabili anche per shooting in location. I flash monotorcia sono luci potenti e semplici da usare che consentono di realizzare fotografie professionali in studio o in esterna ad un costo molto contenuto. Inoltre, i modelli più recenti sono dotati di ricevitori wireless integrati che permettono di controllare la potenza del flash attraverso un trasmettitore a radiofrequenze collegato alla fotocamera.
